La prevalenza di problematiche di alimentazione nei bambini a sviluppo atipico variano tra il 30% e l’80%. La variabilità della prevalenza stimata può essere attribuita all’ampiezza del range delle complicazioni associate con le probelmatiche alimentari: totale rifiuto di cibo o liquidi, iperselettività, rumina, ecc.
La selettività alimentare risulta essere il comportamento alimentare più frequentemente associato ai disturbi di spettro autistico presente in oltre il 70% della popolazione pediatrica ASD.
La tipologia di avversione è: 69% per la consistenza, 58% per l’aspetto, 45% per il sapore, 36% per l’odore e 22% per la temperatura. può essere presente anche l’avversione per le modalità di presentazione degli alimenti.
Da più ricercatori è stato segnalato che una “cattiva” gestione del comportamento contribuisce frequentemente all’insorgenza ed al mantenimento di problematiche alimentari, come rimuovere cibi non apprezzati, terminare il pasto quando la persona si rifiuta, oppure fornire altro cibo.
Una recente survey ha indicato che gli approcci più comunemente usati per la gestione delle problematiche alimentari negli ASD si basano sul condizionamento operante e la desensibilizzazione sistematica.
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